venerdì 11 settembre 2009

Signore di Corso Trapani (lettera aperta).

Gentile Signore di Corso Trapani,

Lei sa bene quanto vasta sia la mia stima nei Suoi riguardi. Più volte ho descritto le Sue inequivocabili virtù su queste umili pagine. Più volte ho osservato il Suo personale fascino restandone piacevolmente colpita, pur senza osare rivolgerLe anche solo una parola o un cenno di saluto. Mi permetta ordunque di indirizzarLe un appunto. Questa mattina Lei, fumando la Sua sigaretta, indossava un grosso gilet di lana verde e sfoggiava il Suo cappello da baseball invernale, quello a scacchi bianchi e neri. Ebbene: non crede sia prematuro un tale repentino e brusco cambio di guardaroba? Le giornate, dopo tutto, sono ancora calde.

Perdoni, tuttavia, il mio sconsiderato e acerbo impeto, ma comprenda la mia altrettanto sincera buona fede,
con immutata stima,

Sua Noemi.

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