Un tardo pomeriggio in biblioteca. A Bologna. All'Urban Center della Sala Borsa: una biblioteca grande, anzi spaziosa, elegante, ben organizzata, piena di progetti e di particolari degni di nota. Una biblioteca colorata e silenziosa - come è normale - ma che all'occorrenza si trasforma in qualcosa d'altro.
Rifugio forse inconsapevole di persone che non hanno un tetto sotto cui ripararsi e specialmente d'inverno fanno fatica e lì (ho saputo) si scaldano un po' l'anima per quel che è possibile.
Spazio aperto per bambini, ragazzi e addirittura bebè (c'è un'area bebè!). E apertissimo agli anziani che, a quell'ora di martedì 20, si enumeravano in grandi quantità seduti disciplinatamente a leggere il giornale (di carta) seduti ai tavoli insieme agli studenti imbacuccati col cappello di lana (gli studenti).
E spazio aperto a un gruppetto di persone provenienti da tutta Italia (e Berlino) lì riunite con un'aria un po' sperduta, incredula ma vispa, vivace, indescrivibile.
Eh, bè, sì ci giro un po' intorno, ma il fatto è che mi trovavo nella biblioteca presentare un libro insieme agli altri autori-bookblogger. Forse ne avete già sentito parlare (da me! hehe): si tratta di La lettura digitale e il web.
Di questa prima presentazione ufficiale (wow) ne hanno raccontato già i bravissimi @ArtNite qui e poi qui e @martatraverso qui. Per il momento. Perché eravamo in tanti e c'erano anche @abcdeeFFe (un po' febbricitante ma al solito lucido e geniale), @SilviaSurano (super bella e brava etc.), @mgiacomello (che per il merito di avermi ospitata a dormire ha ricevuto in cambio una bella bottiglia di birra "spumantizzata"), @SimonelliSav (che ci ha onorati del suo lavoro, con la telecamera e la sua gentilezza) e @QwertyValentine e @MatteoBianx che ci hanno fatto immensamente contenti con la loro presenza (graaaazie). E chiuso il paragrafo per il mondo di twitter.
Quel che mi viene in mente così di colpo mentre ci penso è che non ci credo. Credetemi, non ci credo proprio. Non ci credo di aver preso parte a un progetto così imperscrutabile e divertente. Non ci credo che quegli stessi vecchietti che alla mia domanda tremante e lieve (lievissimo) accento torinese: "conoscete gli ebook?" mi hanno risposto "NO" tuonando e tornando alle loro ben più importanti occupazioni ---> sono poi saliti su piano piano pochi minuti dopo alla presentazione per ascoltarci e alla fine ci hanno riempiti di domande e curiosità e uno si è fregato pure il mio cioccolatino.
E non ci credo di aver parlato, insieme agli altri, di come stanno cambiando le abitudini di lettura degli scrittori (ma pure le mie), così, con una specie di (finta) tranquillità, come se quello fosse davvero il mio posto. Per me è una gran cosa. Senza contare che Bologna è struggente, malinconica, soffice, in trasformazione, piena di luci e di oscurità. Che sotto Natale poi è graziosissima e fa sognare.
Infatti poi in stato già un po' ebbro ma ancora umano ci siamo spostati tutti alla Vineria Zammù. Lì per l'occasione mi sono trasformata in un Bot. Per la precisione il bot dell'account di @Librinnovando su twitter, dal quale ho cercato di raccontare - uhm tra un chupito e un... argh non ricordo più - cosa stava succedendo in quel locale.
E succedeva che i bookblogger si sono messi in questo mini-palco bohemien (non) fumoso e stracolmo di gente bolognese (e non) a fare un reading. Un reading da un kindle. Un reading da un kindle di eFFe. Un reading emozionante. Qualcuno ha letto 1984, ed è stata una strana vertigine. Altri hanno letto altri romanzi bellissimi e più contemporanei. Si alternavano, utilizzando però tutti lo stesso supporto digitale. Una cosa davvero curiosa. Quanto a me, non ho letto nulla perché non capivo più niente il mio ruolo di Bot dovevo onorarlo fino alla fine, e così ho solo raccontato poi al volo qualcosa sulla poesia, sulla mitica Francesca Genti e il suo lavoro con la casa editrice Quintadicopertina. Uddio: comunque, lo ribadisco, non ci credo ancora. Questo è un sogno per me.
Comunque vi dico anche che sono nati, intorno a questi temi, alcuni nuovi-nuovissimi appuntamenti, nuove idee, nuove possibilità per saperne di più. Vi aggiornerò su tutto. Ma siccome manca qualche giorno a Natale, tra poco vado alla Libreria Coop qui di Torino a fare pacchetti di libri per Casa Oz. Conoscete le loro attività?
Allora grazie per aver letto!
Special thanks to @lesmotslibres :)
E un super caffè colorato e prenatalizio.
:)
2 commenti:
Complimenti davvero! Avevo già letto qualcosa su twitter sulla vostra impresa bolognese, ma questo post mi ha reso megli l'idea!
Avendo studiato a Bologna molti di questi posti mi sono familiari. SalaBorsa è un tempio della cultura a Bologna e lo vostra iniezione di editoria digitale sarà un bel virus!
Buon Natale a tutti i booksblogger!
@futurodeilibri
@Alessandro: grazie mille!
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