E poi questi due giovanissimi ragazzi hanno letto brani del libro: mi fa sempre un certo effetto, e non finivo di ringraziarli.
Considerazioni a margine. Il mondo dei libri è il più grande mistero - dopo l'amore e il funzionamento dei termosifoni di casa mia - che io conosca.
Giusepe Culicchia, nel suo ultimo libro, scrive che il fatturato dell'intera editoria italiana è pari a un singolo prodotto della Ferrero, prevedibilmente la Nutella! Capirete bene quanto sia arduo avvicinare, non solo i giovani, ma chiunque alla lettura, considerando che non si può spalmare su nessun tipo di panino.
Perché leggere è difficile. Bello, magnifico, ma faticoso. Come amare. Fa sanguinare i polsi, diceva qualcuno. Fa morire di stanchezza. Ti uccide un po'. Leggere, come scrivere. Come amare.
Ci sono scelte - come amare, o restare da soli, o leggere, o scrivere - che non sono scelte, sono cose sacre.
E le cosa sacre e sublimi è complicato spiegarle. Accadono semplicemente. Ti attraggono, ti chiamano. Si avvicinano i giovani a questo nelle maniere più impensate. Forse con l'esempio. Si diventa responsabili. Non so onestamente se ci sono riuscita ieri. Se ci riesco con questo blog, o nel mio proselitismo quotidiano, nei bar, sui treni, negli uffici che frequento. Boh. Ai posteri l'ardua sentenza. Ma devo ammettere che non mi importa molto. Mi importa piuttosto di aver dato un senso a quelle ore lì, ieri sera. Di aver portato a compimento qualcosa. Di aver scelto di amare, di stare sola, di leggere e di scrivere. Di non aver scelto, anzi, ma di aver notato la sacralità di tutto questo, e di raccontarla a chi ha voglia di ascoltare.
Buona lettura allora e a presto con altre fantastiche avventure!!
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2 commenti:
Dalle mie parti, nel sud suddissimo, si usa il termine "scialare" per indicare un piacere direi viscerale. Ecco io quando leggo i tuoi post mi scialo proprio!
Un saluto allegro.
Tizianeda
Grazie a te Noemi per il bellissimo incontro e per questo meraviglioso post. :)
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