venerdì 15 gennaio 2010

Curiosità.

Non trovate curioso che ancora ci si stupisca, in TV specialmente, delle grandi masse di immigrati in Italia? I movimenti migratori, lo si impara a scuola, sono inevitabili. Ci sono ragioni scientifiche, oltre che politiche ed economiche. Se non si passa al gradino successivo del ragionamento: cioè come fare a migliorare la loro qualità di vita nel nostro paese, anziché: quanti sono! Sono troppi! Rimandiamoli indietro! (ma dove?), si resterà sempre allo stesso punto. Le nostre città crolleranno sotto le basi minate di queste strutture mentali bloccate, arroccate, desuete. Forza, capiamoci qualcosa, impariamo qualcosa di più, leggiamo un po' cosa capita nei paesi di origine di questi migranti che ci ritroviamo "sotto casa". Io credo, come è ovvio, che se solo potessero se ne starebbero volentieri a casa loro. Le privazioni cui sono sottoposti li rendono tristi, nervosi, in rari casi aggressivi. Beh, proviamoci noi a subire le torture corporali, la fame, e infine il razzismo, gli spari, la miseria delle nostre città. Rosarno come Torino. Qui, nel mare indistinto della piccola borghesia, ci si arrabbia per molto meno. Nelle nostre case riscaldate. Quanti torinesi sono nervosi, perennemente rabbiosi, anche violenti ad esempio con i figli, dentro i loro bei salotti col divano foderato e la tv al plasma? Mah. E invece dagli immigrati ci si aspetta che siano mansueti, remissivi, obbedienti, in salute e possibilmente a bordo di una barchetta verso l'Africa. Scusate, parlo come mangio, lo so. Però volevo dire questo e l'ho detto.

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