"Il privilegio, per definizione, difende e protegge il privilegio. Mi torna a mente che il termine locale, jiddisch e polacco, per indicare il privilegio era "protekcja", che si pronuncia "protekzia" ed è di evidente origine italiana e latina; e mi è stata raccontata la storia di un "nuovo" italiano, un partigiano, scaraventato in un Lager di lavoro con l'etichetta di prigioniero politico quando era ancora nel pieno delle sue forze. Era stato malmenato durante la distribuzione della zuppa, e aveva osato dare uno spintone al funzionario-distributore: accorsero i colleghi di questo, e il reo venne affogato esemplarmente immergendogli la testa nel mastello della zuppa stessa.
L'ascesa dei privilegiati, non solo in Lager ma in tutte le convivenze umane, è un fenomeno angosciante ma immancabile: essi sono assenti solo nelle utopie. E' compito dell'uomo giusto fare guerra a ogni privilegio non meritato, ma non si deve dimenticare che questa è una guerra senza fine".
(Primo Levi, La zona grigia)
L'ascesa dei privilegiati, non solo in Lager ma in tutte le convivenze umane, è un fenomeno angosciante ma immancabile: essi sono assenti solo nelle utopie. E' compito dell'uomo giusto fare guerra a ogni privilegio non meritato, ma non si deve dimenticare che questa è una guerra senza fine".
(Primo Levi, La zona grigia)
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