domenica 24 gennaio 2010

Eccomimi. Le ricette di casa Cuffia.

Come promesso: le mie recensioni delle ricette di casa Cuffia. Ecco la prima. Però è meglio spiegare. Cos'è casa Cuffia? E' la casa dei miei genitori. Lì ci vive, in particolare, un uomo denominato "mio papà" che possiede una dote: sa cucinare. E fidatevi di me. Ha la mano, ha l'occhio, ha i tempi giusti. E soprattutto ha la passione. Ci pensa tre/quattro giorni prima e il sabato mattina parte con la sua lista della spesa e non lo ferma più nessuno.

Bè, dovete sapere che ieri era il compleanno di mia mamma. Loro si vogliono ancora abbastanza bene. Stanno insieme da una vita. Se io ho 29 anni: fate il calcolo. Aggiungete che mia mamma è letteralmente viva per miracolo. Due anni e mezzo fa stava proprio per morire. Davanti a una porta di ospedale, ci siamo sentiti dire: "la signora la perdiamo. E' questione di tre minuti o al massimo di tre giorni. Volete entrare a salutarla per l'ultima volta?" Ma questa è un'altra storia e non ci voglio tornare su. Era solo per specificare che ieri era una serata importante, meritevole di essere festeggiata.

Dunque, mio papà ha pensato di prepararle una cena di compleanno degna di questo nome.
Antipasti: una caponata mistica e stordente. Ho fatto il tris. Involtini di bresaola e robiola d.o.c., tartine di salmone e caviale ucraino (ebbene sì).
Primo: agnolotti burro e salvia di due qualità differenti. Un tipo: ricotta e limone, grandi. L'altro tipo, ripieni di carne piccoli.
Secondi: gamberoni al sale. Una ricetta assurda, mai vista prima. Bisogna cercare il gamberone con la forchetta sotto una lastra di sale. Immaginate di spaccare il ghiaccio con la picozza, l'effetto è lo stesso. Buonissimi. Anche qui il tris inevitabile.
E poi, il trionfo definitivo. Calamari ripieni. E vabè, detta così. Ma il sapore, denso, consistente, salato il giusto del sale del calamaro, con l'oliva del ripieno che spezzava il gusto del pesce con una punta di amaro. Perfetti. Ne ho presi quattro.
Finale con torta, comprata da me. E auguri mamma. Il suo terzo compleanno dopo l'ospedale. E' stata una rinascita e questi tre anni: un gran bel regalo della vita.

Alla prossima con le ricette di casa Cuffia.


4 commenti:

Anonimo ha detto...

LO PENSATO SEMPRE CHE è UN PICCOLO GRANDISSIMO UOM0. SIGNORI!!!!!!!!!!!!!!!

amis ha detto...

Siete meravigliosi!

Auguri alla tua mamma, al tuo papà e a te per tutto quello che significano questi tre anni. Posso confermare anch'io che il signor Cuffia cucina da artista, tra l'altro è un pittore vero! Ho il volto della sua Diane Keaton sul mio letto giusto da tre anni e mi piace sempre ricordare il momento della "scelta", quando il signor Cuffia mi ha fatto scorrere davanti tutti i suoi meravigliosi disegni. Che onore! Ricordo che la scelta finale è stata tra Diane e Marlon (il Marlon Brando di Ultimo tango a Parigi)...
Grazie...
Con affetto immenso,
Amis

noemi ha detto...

Amica mia, grazie. Tu non sei certo da meno. E aspettati la mia super recensione al mitico "pollo alla Rossella"...

noemi ha detto...

o della mitica sfoglia "domani è un altro giorno" eh eh