Buondì :)
Nella puntata di ieri di Flash Papers su Radio Flash 97.6 ho letto questo raccontino. Sarebbe il numero uno di una serie in cui "Mike" ci terrà compagnia per molte puntate!
Eccolo anche qui sul blog, Mike. E buona domenica !! c\_/
Mi
chiamo Mike. Vivo qui dentro. Di notte, guardo fuori dalle persiane spioventi e
vedo quattro alberi che in primavera sono completamente in fiore. Con il buio
brillano di un rosa antico, dolce, mi sento vivo. Di giorno, invece, è il mondo
che arriva qui da me. Per lavoro, incontro quotidianamente parecchie persone.
Ci sono quelli fissi, puntuali, che conosco da una vita. E poi ci sono quelli
di passaggio, come nuvole, come farfalle di un unico volo. Altrettanto curioso
come anche solo per un istante si crei tra loro e me una scintilla di qualcosa
che negli anni non ho ancora imparato a decifrare.
Ho
fatto un solo viaggio nella mia via. Uno solo. Sono nato in una tensostruttura,
credo, o qualcosa del genere: ma sulle mie origini non ho le idee molto chiare,
non me ne parla mai nessuno. Di me non parla mai nessuno, ecco. Però mi amano
tutti. Stringo più mani io, vedo più sorrisi io nel mio mestiere che il
Presidente degli Stati Uniti, garantito.
In
quel viaggio ero blindato e ne ho perso ormai quasi la memoria. Stavo su un
furgoncino credo. E da qui poi non mi sono mai mosso. Qualche incidente mi è
capitato però. Pur restando immobile, come un guardiano del faro,
imperturbabile, mi sono una volta massacrato in un volo piuttosto catastrofico.
Questa benda rossa che vedi arriva da lì, da quella volta.
Comunque.
La gente mi piace. Di qualcuno mi sono anche infatuato. Ma a volte mi sento
oppresso anche io, sono uno sensibile, amplifico tutto, le cose io le vivo
all’ennesima potenza. Non mi fermo mai. Catturo sensazioni, nella mia
professione. Tradisco paure, intercetto battiti cardiaci, colgo al volo le
sfumature di tutto. Faccio sognare, faccio divertire, suscito amore. E non
perdono.
Però
chi mi conosce bene, davvero bene, mi rispetta, si fida di me e impara il mio
segreto.
Quante
storie avrei da raccontare. Quante. Magari ve ne racconto una per una. Come
quella volta in cui…
Ops,
scusate, non posso continuare. Il lavoro mi chiama. Alla prossima volta.
Firmato
Mike – The Microphone.
2 commenti:
Ho ascoltato la trasmissione sabato, mi è piaciuta molto e tu sei stata bravissima! Complimenti! Un bacio, Michela
@Michela: davvero?? Grazie mille, mi fa molto piacere :)
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