Ieri era la Giornata Mondiale della Terra. Interessante questa cosa delle giornate mondiali, non saprei cosa pensarne, ma tutto sommato mi sembrano buone occasioni per parlare delle cose, buoni spunti per lo meno!
Così sabato a Flash Papers su Radio Flash 97.6 ho letto questa quarta puntata di Mike dedicata ai fiori, una serie di storie raccontate dal microfono numero 4 della radio omonima.
Una storia che riguarda i "fiori per bambini".
Mike #4
Ciao
sono Mike. Il microfono numero 4 di questa radio. Riassunto delle puntate
precedenti: io non mi sono mai mosso di qui. MA ho tante storie da raccontare.
Vi ho detto di Nicole e Abramo, il suonatore di fisarmonica. E di Dung,
il ragazzo vietnamita che ha fondato un canile famosissimo in città.
Cosa
vi racconto in questo sabato pomeriggio? In questo sabato di primavera in cui
noi giovani microfoni sentiamo dai vostri sorrisi, dai vostri sguardi
scintillanti che qualcosa nell’aria sta cambiando. Là fuori ci sono gli alberi,
quelli che vedo tutti i giorni alla finestra, che si sono ricoperti di fiori
rosa, sono nuvole di delicata bellezza. E anche se noi microfoni non cambiamo
mai di un millimetro, semmai ci riscaldiamo un po’, ma poco, e comunque niente di paragonabile,
comunque ne capiamo di stagioni, di cose belle, di impercettibili misteri e del potere dei fiori nella vita della gente.
E
mentre sono qui che vi parlo di fiori, ecco che mi torna alla mente la storia
che potrei raccontarvi oggi: quella del fioraio-inventore.
E
dicci: cos’hai inventato Marcello?
Quel
giorno il microfono 2 è partito diretto con la domanda.
Ho
inventato le composizioni floreali e piantine per bambini!
Geniale!
Raccontaci come hai fatto!
Una
piccola parentesi necessaria: quel fioraio era un signore molto molto molto
anziano. Avete presente quello del ragazzo dal kimono d’oro? Mi ha ricordato
esattamente lui, anche se era italiano. Un signore curvo e magrolino, di poche
parole. Riconosciuto come genio in diversi Paesi del mondo. L’inventore appunto
dei fiori per bambini: avete presente cosa dico? Una cosa straordinaria
per l’umanità, che ha cambiato il mondo del gioco, e il modo di giocare di
almeno due generazioni! Anche un microfono come me rimane impressionato da
certe cose.
Comunque
ecco la sua storia.
Ero
disperato. Seduto in riva al Po. Indeciso se addormentarmi lì per terra o farmi
una nuotata con le pantegane, avete capito cosa intendo. La mia ragazza mi
aveva lasciato. Ed ero senza lavoro. Il padrone di casa tra l’altro non aveva
preso bene la notizia e mi avevano pure rubato la macchina. Oltre ai passanti
del parco, non avevo neanche più un amico.
E
quindi?
E
quindi mi sono messo a fissare il vuoto. E in questo vuoto c’erano dei bambini
che giocavano con dei fiori sull’erba. Era primavera. Così ho pensato che
a loro piaceva molto quell’attività, ma erano lasciati soli, a se stessi, senza
un metodo, una guida. Avevano bisogno di maestri. Di qualcuno che insegnasse
loro come si compongono i fiori, ecco, qualcosa del genere. Vi ricordo che ero
disperato, e poteva anche essere solo un mio delirio, eh. Però ecco. Sentivo
che avrei potuto non so come aiutarli. Non so come, davvero. Però da quel
momento mi sono alzato. Sono andato da tutti, e dico tutti sul serio, i fiorai
della città a implorare un lavoro.
E
il resto è storia… Dice il microfono 2.
E
il resto è flower-power. Dice il microfono 3 e mette la musica.
2 commenti:
Ciao a tutti i lettori. In effetti ci sono giornate a non finire :) ed è difficile star dietro a tutte. Però anche io la penso come te: almeno se ne parla, si discute e si tiene viva l'attenzione. Mi piace il tuo post che parla di fiori, di alberi, di coltivare, come dico io, giardini esterni e interiori :)
@Sabrina: grazie :)
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