lunedì 23 aprile 2012

Nel Giappone delle donne.




Dopo aver letto Venivamo tutte per mare, mi è tornato in mente questo piccolo libro. Non è un romanzo, ma racconta storie come se lo fosse. 

E se le pagine di Julie Otsuka descrivevano le vite delle donne giapponesi immigrate in America all'inizio del Novecento, Nel Giappone delle donne fotografa quelle rimaste nella terra natale, qualche decennio dopo. 

L'autrice è Antonietta Pastore che ha vissuto per sedici anni in Giappone come visiting professor all'Università di Lingue Straniere di Osaka, insieme al marito e ha studiato Pedagogia a Ginevra e a Parigi. 

"In Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo, le componenti di una squadra femminile passano con estrema facilità da un atteggiamento pudico e bamboleggiante (...) a un'aggressiva determinazione. Tirando fuori una grinta da far invidia a un campione di boxe, le atlete spiccano salti da gazzelle, si buttano a terra, lanciano urla, dànno al pallone sventole tali da proiettarlo nel campo avversario con la potenza di un meteorite. E riportano immancabilmente la vittoria al termine di una partita che sembra una battaglia all'ultimo sangue. Dopo la quale ritrovano di colpo tutta la loro femminile modestia e s'inchinano graziosamente davanti all'allenatore - maschio - per ringraziarlo di averle portate a un tale livello di bravura".

Atsuko, Eriko, Makiko, Yoko e altre prendono forma in questi racconti sui grandi temi della vita: religione, famiglia, matrimonio, lavoro, mizu shōbai (il "commercio dell'acqua" ovvero locali in cui viene "favorita la prostituzione"), la terza età. Sono tutte donne appartenenti alla classe media, quella più accessibile all'autrice, ma non manca un capitolo dedicato alle classi sociali più povere, dalle operaie alle mogli dei pescatori.

Ci sono alcune peculiarità di queste donne, di questa cultura così complessa e controversa, che il libro esplora con uno sguardo scientifico ma anche tipico di chi, con quella cultura non sua, ci ha fatto i conti per un lungo periodo, dal momento che l'autrice lascia un po' di spazio anche a una sua narrazione personale ed emotiva.


興味深い 




5 commenti:

leparoleverranno ha detto...

L'ho letto parecchio tempo fa e ricordo mi fosse molto piaciuto, soprattutto come incontro tra donne di culture molto diverse e distanti. Ho trovato molto bello anche il "tono" della scrittrice.

leparoleverranno ha detto...

L'ho letto parecchio tempo fa e ricordo mi fosse molto piaciuto, soprattutto come incontro tra donne di culture molto diverse e distanti. Ho trovato molto bello anche il "tono" della scrittrice.

noemi ha detto...

@leparoleverranno: :) sì, il tono è a metà tra l'analisi sociologica e la narrativa, mi ha colpita molto :)

Anonimo ha detto...

...uhu un altro libro da mettere in lista desideri... o_O :-) !
@marany72

noemi ha detto...

@marany72: hehe :D