Cari amici, oggi è domenica. Meritate una pausa dalle mie lezioni di economia domestica. Oggi è un giorno di sole, qui a Torino, un giorno di riposo e di sogno. Aprite bene gli occhi e spalancate le orecchie, perché vi voglio raccontare di un libro meraviglioso, bellissimo, magico. L'ho conosciuto sotto Natale, grazie a una fantastica ragazza di nome Ilaria. Questo libro si intitola Principesse. Sottotitolo: dimenticate o sconosciute. Autori: Philippe Lechermeier e Rébecca Dautremer. Editore: Rizzoli. Per gli esperti di libri illustrati per bambini, non dirò proprio nulla di nuovo. Tutti saranno già ampiamente avviluppati da tempo sotto l'incantesimo dei lavori di Rébecca. Ma per i profani come me: aiuto, siamo di fronte a qualcosa che ci cambierà la vita! A me è successo sul tram. Tornavo a casa dopo essermi recata qui:
http://www.libreriadeiragazzi.eu/
e ho estratto dal sacchettino il libro. L'ho aperto, ci sono entrata dentro e, confesso, non ne sono ancora uscita. E mi chiedo, tra l'altro, perché uscirne, visto che in un mondo così si sta bene e come mai si è stati altrove. Questo capolavoro comincia con una semplice domanda: Conoscete la principessa Rospetta?
Ehmmmm: s...n...nì, mi veniva da rispondere. Forse la conoscevo, ma, ops, magari col tempo l'ho dimenticata. Ecco, scusate, mi sa che l'ho proprio scordata. Balbettavo tra me e me. E poi il libro continua con un elenco di altre Principesse, e vi spiega che queste Principesse si sono "nascoste nelle segrete di un palazzo o in cima a una torre. E lo hanno fatto talmente bene che qualcuna ha persino dimenticato chi fosse" E conclude: "E' proprio il caso, allora, di andarle a cercare".
Ah. Rimarrete così, a bocca aperta. Andate a pagina 8, e comincia l'avventura. Un'avventura nel mondo alternativo delle Principesse. Dove incontrerete Sprofondina, Capricciosa o Bellabarba (indovinate perché?). E molte altre strepitose affiliate di un universo parallelo di Principesse strambe o normalissime, di Principesse di tutto il mondo, cinesi, giapponesi, africane, di Principesse un po' sbadate (Badabum), logorroiche (Radiolina), secchione (Quattrocchi) e via così. E poi, tra un profilo di Principessa e l'altro, ecco di fronte a voi tutto, ma proprio tutto quello che si deve sapere sulle loro abitudini, i loro mezzi di trasporto, i loro svaghi. (ad esempio: chi di voi conosce l'alfabeto internazionale del ventaglio? Strepitoso...)
Ma come faccio a spiegare a parole la bellezza di questo manuale? Di questo capolavoro? Non posso, quindi smetto. Posso solo dirvi che, in un mondo edulcorato dove la Principessa (e la donna, forse?) è tutta solo rosa, tutta carina, tutta perfetta e saputella, questo libro si distingue per intelligenza, ironia e verità. E ringrazio ancora la dolce Ilaria, che non so più a questo punto se l'ho conosciuta davvero o se anche lei è una delle Principesse di Rébecca...
http://www.libreriadeiragazzi.eu/
e ho estratto dal sacchettino il libro. L'ho aperto, ci sono entrata dentro e, confesso, non ne sono ancora uscita. E mi chiedo, tra l'altro, perché uscirne, visto che in un mondo così si sta bene e come mai si è stati altrove. Questo capolavoro comincia con una semplice domanda: Conoscete la principessa Rospetta?
Ehmmmm: s...n...nì, mi veniva da rispondere. Forse la conoscevo, ma, ops, magari col tempo l'ho dimenticata. Ecco, scusate, mi sa che l'ho proprio scordata. Balbettavo tra me e me. E poi il libro continua con un elenco di altre Principesse, e vi spiega che queste Principesse si sono "nascoste nelle segrete di un palazzo o in cima a una torre. E lo hanno fatto talmente bene che qualcuna ha persino dimenticato chi fosse" E conclude: "E' proprio il caso, allora, di andarle a cercare".
Ah. Rimarrete così, a bocca aperta. Andate a pagina 8, e comincia l'avventura. Un'avventura nel mondo alternativo delle Principesse. Dove incontrerete Sprofondina, Capricciosa o Bellabarba (indovinate perché?). E molte altre strepitose affiliate di un universo parallelo di Principesse strambe o normalissime, di Principesse di tutto il mondo, cinesi, giapponesi, africane, di Principesse un po' sbadate (Badabum), logorroiche (Radiolina), secchione (Quattrocchi) e via così. E poi, tra un profilo di Principessa e l'altro, ecco di fronte a voi tutto, ma proprio tutto quello che si deve sapere sulle loro abitudini, i loro mezzi di trasporto, i loro svaghi. (ad esempio: chi di voi conosce l'alfabeto internazionale del ventaglio? Strepitoso...)
Ma come faccio a spiegare a parole la bellezza di questo manuale? Di questo capolavoro? Non posso, quindi smetto. Posso solo dirvi che, in un mondo edulcorato dove la Principessa (e la donna, forse?) è tutta solo rosa, tutta carina, tutta perfetta e saputella, questo libro si distingue per intelligenza, ironia e verità. E ringrazio ancora la dolce Ilaria, che non so più a questo punto se l'ho conosciuta davvero o se anche lei è una delle Principesse di Rébecca...