mercoledì 3 febbraio 2010

Sul tram.

Scusate. Un piccola pausa dalle mie improbabili "lezioni di economia domestica" solo per esprimere tutto il disappunto provato in seguito a una conversazione che ho carpito oggi sul tram. Alcuni sedili di questo tram erano stati disegnati con scritte tipiche dei "writers", molto movimentate e grandi, di un rosso pieno. A un certo punto del tragitto salgono due signore anziane, una portava un orribile berretto peloso di lana marrone e brillantini, l'altra una borsa Louis Vuitton. Queste due donnette iniziano a parlare con spiccato accento piemontese.

- Bisognerebbe verniciargli la faccia.
- Sì sì io gli vernicerei la faccia a questi qui. Vorrei proprio vedere.
- Ci vorrebbe una bella pulizia.
- Bisognerebbe dargli una bella raddrizzata a questi qua.
- Eh sì è una questione di igiene.
- Io gliele farei in faccia queste scritte.
- Meritano solo quello. Io gliele farei in casa. In faccia anzi. In faccia.

Cavoli, ho pensato fissando il vuoto e gli alberi spogli fuori dal finestrino. Quanta violenza, quanto sadismo nelle parole di queste due rabbiose madamine torinesi. A vederle così parevano tanto delle brave persone. E invece le due nonne covavano propositi punitivi degni del peggiore dei torturatori. Mah... ho capito che non si sa mai da chi guardarsi, da chi realmente proteggersi. Una tazzina di caffè un po' troppo amara.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

e meno male che queste parlavano, pensa a quelli che covano rancori in silenzio e fanno i peggiori danni, come la vecchietta del film di ieri sera "diario di uno scandalo"
fr

noemi ha detto...

arghh non c'è limite al peggio quindi...